Mekong River e Tonle Sap
Sembra impossibile ma esiste un fiume che per 8 mesi l’anno va in un senso e per gli altri 4 nell’altro. Un fiume che va al contrario !!!
Ma non è tutto… che ne dite di una foresta sommersa dall’acqua per cinque mesi l’anno? e delle case che si muovono sull’acqua?
Andiamo in Cambogia nel periodo dei monsoni, o stagione delle piogge, e scopriamo insieme di che cosa stiamo parlando.
Il fiume Mekong incontra il Tonle Sap a poca distanza dalla città di Phnom Penh. Le acque dei due fiumi confluiscono per poi dividersi nel Mekong propriamente detto e nel Bassac. Questi continuano a scorrere verso sud attraverso il Vietnam, dove formano l’enorme delta del Mekong.
Poco dopo l’inizio della stagione delle piogge, verso l’inizio di giugno, le zone nell’ultimo tratto del delta si allagano. Le acque, alzandosi di livello, si riversano negli affluenti fino ad allora in secca. A Phnom Penh l’acqua del fiume può salire fino a 12 metri! Mentre i monsoni continuano a imperversare, il Tonle Sap si gonfia ed è costretto dalla piena del Mekong ad invertire il suo senso di marcia e comincia a scorrere al contrario, ovvero verso nord, la direzione opposta rispetto al suo corso abituale. Alla fine dopo 300 km sfocia nel lago omonimo. Da dove in realtà, durante gli altri mesi è un emissario. Il lago Tonle Sap è situato in una pianura a un centinaio di chilometri da Phnom Penh, capitale della Cambogia. Durante la stagione asciutta, da dicembre ad aprile, il lago misura circa 3.000 chilometri quadrati, ma nella stagione delle piogge aumenta di quattro o cinque volte. Il lago diventa così il più grande bacino d’acqua dolce del Sud-Est asiatico.
Risaie, strade, alberi e villaggi vengono sommersi. I pescatori, che con le loro barche solcavano acque profonde neanche un metro, ora navigano sopra la cima degli alberi, anche a dieci metri dal suolo. Di solito, inondazioni simili sono viste come una catastrofe, ma qui in Cambogia sono spesso considerate una benedizione. Perché?
Mentre scorre al contrario, il Tonle Sap deposita ricchi strati di sedimenti. Inoltre una gran quantità di pesci risale dal Mekong fino al lago e depone le uova in questo ambiente ricco di sostanze nutritive. In effetti il lago Tonle Sap si distingue a livello mondiale per l’abbondanza di pesci d’acqua dolce. Finita la stagione delle piogge, il lago si svuota così in fretta che si sa di pescatori che hanno catturato dei pesci rimasti impigliati sugli alberi!
Questa inondazione annuale contribuisce a rendere dinamico l’ecosistema. Di norma gli alberi tropicali hanno una crescita lenta, perdono le foglie nella stagione asciutta e germogliano durante quella delle piogge. Nella regione del Tonle Sap, invece, gli alberi perdono le foglie solo quando sono sommersi dall’acqua. Quindi nella stagione delle piogge, anziché accelerare, la crescita rallenta. Una volta che l’acqua diminuisce e inizia la stagione asciutta, i rami emettono i germogli e in poco tempo crescono le foglie. Quando il lago si prosciuga, sul terreno rimane uno strato di fogliame in decomposizione che nella stagione asciutta provvederà il nutrimento agli alberi e alle altre piante.
Come si vive sulle sponde del lago? Alcuni costruiscono le proprie casette su pali conficcati nel terreno. Nella stagione asciutta queste palafitte si ergono fino a sei metri dal suolo. Tuttavia, nel periodo di massima inondazione, barche di pescatori e grandi tinozze di metallo, usate talvolta per trasportare i bambini, attraccano direttamente sulla soglia di casa.
Altri abitano in case costruite su piattaforme galleggianti. Nel momento in cui la famiglia cresce, viene attaccata alla prima un’altra piattaforma e la casa si amplia. Secondo una stima, sul lago ci sono 170 villaggi galleggianti.
Durante il giorno, giovani e vecchi pescano con nasse e reti. A volte, man mano che il livello dell’acqua sale o scende, case e interi villaggi si spostano di diversi chilometri per rimanere vicino alla riva o alle zone più pescose.
Lunghe canoe si trasformano in botteghe o mercati sull’acqua, provvedendo così alle necessità quotidiane della comunità, oppure fungono da “autobus” pubblici. E i bambini frequentano scuole galleggianti. Insomma, qui dove il fiume scorre al contrario, ogni cosa, dalle piante alle persone, si muove al ritmo dell’acqua. Uno scenario che è da vedere più che da raccontare!
La meta che vale un viaggio, anche perché sulle sponde a nord del Tonle Sap si erige uno dei posti più suggestivi al mondo: Angor Wat, a cui va dedicato un racconto speciale
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