Quando viaggio sono sempre alla ricerca dell’emozione.
Non necessariamente quella che deriva dall’adrenalina o dal sperimentare cose esagerate. Molte volte sono i piccoli gesti o i momenti inaspettati che mi emozionano. Oggi vi racconto una giornata che racchiude questo concetto.
Alcuni anni fa mi trovavo alle Seychelles e una mattina avevo deciso di visitare il parco marino di Sant’Anna. Mi si prospettava una giornata di sole, snorkeling e spiagge bianche. Non sono rimasta delusa ma arrivando su una piccola isola la guida ha iniziato a raccontare una storia che mi ha affascinato da subito. La storia di un signore inglese che nel 1962 arrivò alle Seychelles alla ricerca di un posto da comprare. La guida ci fece sapere che il signore, che ora aveva 80 anni, era un po’ eccentrico e che l’isola era visitabile ma se l’avessimo incontrato avremmo dovuto lasciarlo stare perché non amava intrattenere conversazioni con i turisti e inoltre visto che l’isola era di sua proprietà e vi aveva costruito una casa spesso andava in giro in mutande. Tanto il suo amore per quest’isola che voleva che tutti potessero apprezzarne la bellezza ma solo durante il giorno e per due volte alla settimana. Poi la guida non ci raccontò più nulla ma la storia era troppo bella per non cercare di saperne di più. Arrivammo sull’isola e già dalla spiaggia scorsi in parte la casa di quello che me era già diventato un Robinson Crusoe moderno non per necessità ma per scelta.
La passeggiata lungo i sentieri dell’isola erano intrisi di avventura e lavoro. La guida ricominciò a parlarci di come Brandon Grimshaw dopo aver acquistato l’isola per 8000 sterline la trasformò nel paradiso che era davanti ai nostri occhi. Al momento dell’acquisto l’isola era completamente inghiottita dalla vegetazione che era così fitta che le noci di cocco non riuscivano a toccare terra.
C’erano anche tanti ospiti non molto graditi e uno fece capolino proprio sulla maglietta della guida! I ragni erano ovunque e ci vollero moltissimi anni e tantissimo lavoro per addomesticare l’aspetto dell’isola. La mia mente era ormai presa totalmente dall’incredibile storia di quest’uomo e quando la guida ci portò davanti a due tombe e ci disse che appartenevano a due pirati non c’era più nulla che mi potesse fermare. Decisi che se avessi avuto la fortuna di incontrare questo personaggio, che mi sembrava uscito da un libro di Salgari, non avrei potuto fare a meno di parlargli. E fu in quel momento che 4 tartarughe giganti ci raggiunsero sul sentiero. Non so se avete mai visto una tartaruga gigante ma è impressionante, noi siamo abituati alle tartarughe che prendi in mano ma qui stiamo parlando di tartarughe che possono raggiungere circa i 120 cm e pesare anche 250 kg. E le tartarughe rispondevano al suono della voce del padrone e in quell’istante seguendo i colli lunghi che si giravano al suono della voce di Brendon Grimshaw ce lo siamo ritrovato davanti. Era in compagnia di due signore inglesi e quindi non era il momento di disturbarlo ma la guida 10 minuti dopo ci disse che contrariamente alle sue abitudini quel giorno avrebbe pranzato con noi sulla terrazza.
Finimmo il pranzo e tutti si alzarono e si diressero alla spiaggia dove passare il pomeriggio in relax. Voi avete già indovinato come trascorsi quel pomeriggio?
Alla nostra prossima chiacchierata lo scoprirete…
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